Anche se chi racconta o scrive gode di autorità e autorevolezza universalmente riconosciute, ci sono molte probabilità che esista un'altra versione della storia, forse non completamente vera e faziosa (come l'originale d'altronde), vista da un'altra angolazione e con spirito diverso. Questo è il caso dell'ultimo libretto che ho sfogliato: I promessi sposi di Piero Chiara. L'autore, maestro di ironia e sagacia, parte dallo stesso manoscritto secentesco che ha ispirato il Manzoni per raccontare la storia di Renzo Brambilla e Lucia Castagna marcando le debolezze umane anche di chi dovrebbe essere il buono della situazione e rendendo i personaggi più sanguigni rispetto alla versione manzoniana. Durante la lettura la sensazione è quella di vedere un film che già conosciamo, ma girato completamente in controcampo ci regala dettagli che prima non vedevamo: il generoso decolleté di Lucia, la storia tra Don Abbondio e Perpetua e molti altri ancora.
Peccato solo che la seconda parte del racconto sia solo abbozzata, forse per appagamento del narratore o per quale motivo non si sa.
Un Bignami in bello stile, lontano dalla parodia e con il grande pregio di stuzzicare l'appetito alla lettura dell'omologo ben più famoso.
Ogni anno a Varese ha luogo il Premio Chiara, manifestazione dedicata allo scrittore luinese trapiantato a Varese, dove vengono premiati giovani narratori, sono organizzati corsi di scrittura e non solo: quest'anno dal 9 al 25 ottobre.
Quando si parla di Promessi Sposi, non si può omettere il Trio.
Ultimamente anche il gruppo teatrale Oblivion ha toccato l'opera di Manzoni.
Peccato solo che la seconda parte del racconto sia solo abbozzata, forse per appagamento del narratore o per quale motivo non si sa.
Un Bignami in bello stile, lontano dalla parodia e con il grande pregio di stuzzicare l'appetito alla lettura dell'omologo ben più famoso.
Ogni anno a Varese ha luogo il Premio Chiara, manifestazione dedicata allo scrittore luinese trapiantato a Varese, dove vengono premiati giovani narratori, sono organizzati corsi di scrittura e non solo: quest'anno dal 9 al 25 ottobre.
Quando si parla di Promessi Sposi, non si può omettere il Trio.
2 commenti:
All'Innominato con il té mi son fatta la pipì addosso!
ahahhahahaha! spettacolari!
Ciao, ti ho lasciato un commento nel post su "Gesta e opinioni del dottor Faustroll, patafisico". Credo che ripasserò a libro finito, per vedere se la mia impressione sulla parte finale è simile alla tua. (Per ora la parte sulle isole in cui si imbatte la trovo soporifera... tranne per la sua prosa, splendida e precisa come sempre!)
Elisabetta
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