martedì 14 aprile 2009

Pezzi sparsi

In questo periodo l'ispirazione per scrivere un bel pezzo completo e omogeneo non c'è, però ultimamente ho ascoltato un po' di dischi che vorrei condividere.
Parto da After the gold rush di Neil Young (1970). L'ho preso dallo scaffale dei vinili recuperati qua e là, mi ha stupito molto e soprattutto l'ho trovato molto attuale, potrebbe essere un disco dei giorni nostri e se oggi trovassi qualcuno che incide un disco così, bacerei il suolo dove cammina. Sopra a tutte la traccia che dà il titolo all'album. Consigliato l'ascolto in casa mentre si sistemano le carte sulla scrivania del formato 45 giri, i cui fruscii sembrano pensati per valorizzare la produzione.

Poi ho scoperto Fela Kuti, dopo aver visto al TG3 un servizio dedicato ai concerti del figlio Seun. Non ne so ancora molto, però questo Afrobeat mi piace già molto. Per ora ho trovato solo il best of. Ecco l'incipit della sua pagina su Wikipedia: Fela Anikulapo Kuti o semplicemente Fela Kuti, nato Olufela Olusegun Oludotun Ransome-Kuti e anche noto con lo pseudonimo The Black President (Abeokuta, 15 ottobre 1938 – Lagos, 2 agosto 1997) è stato un rivoluzionario, musicista e attivista dei diritti umani nigeriano, inventore del genere musicale dell'afrobeat e considerato fra i più influenti artisti africani del XX secolo.

Mi sono anche riascoltato i Taste di Rory Gallagher, il disco si intitola On the boards (1970). Consigliato se vi piacciono i chitarristi decisi, irlandesi e votati al rock 'n roll.

Per finire ho ripreso in mano il vinile di War degli U2 (1983). Servono commenti?

Non è un disco, ma: sto finendo di leggere Vita di P di Yann Martel. Presto due righe anche su questo libro, che già vi consiglio, come tutti i dischi sopracitati.

Alla fine qualcosa è venuto fuori. E voi, cosa ascoltate di bello?

domenica 12 aprile 2009

Cybereaster

Buona Pasqua a tutti, sperando che il vostro uovo non abbia tasto destro, sinistro e rotellina.


lunedì 6 aprile 2009

Squisito

Di Voi, Signore e Signorine, molte sanno suonare bene il pianoforte o cantare con grazia squisita, molte altre hanno ambitissimi titoli di studi superiori, conoscono le lingue moderne, sono piacevoli letterate o fini pittrici, ed altre ancora sono esperte nel tennis o nel golf, o guidano con salda mano il volante di una lussuosa automobile. Ma, ahimè, non certo tutte, facendo un piccolo esame di coscienza, potreste affermare di saper cuocere alla perfezione due uova al guscio.
Già questa graziosa introduzione dovrebbe smuovere gli animi. Mille e più pagine che fanno venire l'acquolina anche solo sfogliandole e che ci ricordano che viviamo nel paese con la tradizione culinaria ed enogastronomica più varia e stupefacente del mondo, mentre distratti e convinti che ci voglia troppo tempo per dedicarci alla cucina ci si butta su buste surgelate di dubbia provenienza e precotti il cui ingrediente principale è la tristezza.
Il talismano della felicità è un libro per streghe e stregoni alla ricerca della gioia da condividere.