mercoledì 27 maggio 2009

Grande spirito, piccolo corpo

Questa volta la mia lettura non è arrivata da una scelta, ma da un regalo. Solitamente chi mi regala un libro sbaglia, ma negli ultimi due casi sono stato fortunato.

Mi sono trovato di fronte la storia di un adolescente indiano, Piscine Molitor Patel, che affronta i dubbi di un'età come la sua, con le peculiarità che derivano dalla zona in cui vive e dalla sua forte sensibilità: la maggior parte dei suoi problemi riguarda la scelta della religione da professare, tanto da portare prete, imam e pandit a discuterne faccia a faccia. Tra le cose immanenti, invece, si trova molto coinvolto dallo zoo gestito dal padre nella cittadina di Pondicherry e dagli animali che lo abitano.
A questa normalità punteggiata di elementi insoliti, la scrittura di Yann Martel si adatta perfettamente grazie a linearità e semplicità espressive, che si trovano durante tutto il romanzo e che lasceranno il posto solo sporadicamente a qualche flash-forward.
Non manca il colpo di scena che sconvolge la situazione e ribalta completamente il piano della narrazione: dopo questo momento nulla sarà più immaginabile e pianificabile, portando il nostro Pi sul filo del rasoio in una situazione che lo accompagnerà a lungo.
In questa seconda parte forse, la scrittura potrebbe essere più varia, anche se la costruzione narrativa, ogni evento calza perfettamente con il momento in cui avviene, e la competenza scientifica dell'autore tengono incollati alle pagine e sopperiscono a questa mancanza.

La storia è bella, così insolita da non parer vera, ma che siamo portati continuamente a considerare tale, anche solo per condividere e portare dentro di noi la speranza e la determinazione fortissime, che ci potranno rimanere anche dopo aver girato l'ultima pagina.

Volutamente ho tralasciato la trama, per non togliere il gusto della lettura, che perlopiù sta nella trama. Vi consiglio, per questo motivo, di evitare la lettura della seconda di copertina.


giovedì 14 maggio 2009

Autopromozione

Nell'ultimo periodo il blog gira con le promozioni. Eccone un'altra: un evento da non perdere, una mostra diversa dal solito e dell'ottima musica live.
Vi prometto che tra qualche giorno ricomincerò a scrivere qualcosa come si deve.

mercoledì 6 maggio 2009

Missuldisc 09

Assenza prolungata, ma non definitiva.

Scusate se è un periodo di blackout per questo blog, ma le cose da fare sono tante e scrivere tanto per farlo non mi piace. Un piccolo spunto però, posso darvelo.

Qui si cerca di parlare di cose che possano comporre una piccola parte del mondo che ci circonda, al di fuori dell'omologazione dettata dalle mode e dai tempi che corrono. Non soltanto cose fisiche, ma anche modi di essere.
In questo spazio, l'ultimate frisbee, sport di cui mi sono innamorato 3 anni fa circa, calza a pennello. Niente arbitri, piena responsabilità a chi gioca ad ogni livello, nessuna furbizia sprecata per aggirare le regole, agonismo puro. Umano.
Non posso spiegarvi tutto ora, perciò vi dò due link per capire di cosa stiamo parlando: Federazione Italiana Flying Disc e Frasba dal Lac.
Dopo aver letto (o ignorato) potete venire a vedere coi vostri occhi di cosa si tratta al torneo internazionale organizzato dalla squadra di cui faccio parte, la Frasba dal Lac appunto: il Missuldisc 09.

Pronti a conoscere qualcosa di nuovo?