venerdì 12 settembre 2008

martedì 9 settembre 2008

Teppista

Ho finito di leggere Dago Red di John Fante. Qualche tempo fa avevo anticipato che avrei detto qualcosa su questo libro, è passato più tempo di quanto pensassi, ma qualche impressione mi è rimasta in mente.
Questo libro formalmente è composto da racconti, ma questi sono legati in maniera così forte che potrebbe essere un romanzo: la famiglia, i luoghi, l'ambiente, la società che vengono raccontati sono gli stessi. Il protagonista, Jimmy, è sempre lui, da bambino, da adolescente e da adulto, con la sua cultura cattolica distorta che fa sempre da sfondo alle sue azioni, la fede vista come assicurazione per evitare di finire all'inferno con gli strumenti del caso: confessione, partecipazione alla messa, essere chierichetto.
Ma sopra a ciò camminano le scarpe rotte di un piccolo teppista, a momenti cattivissimo, che rubacchia nei negozi del paese e che è pronto a farla pagare a suon di cazzotti al primo che osa mettersi in mezzo al suo cammino, salvo poi pentirsi, perché la coscienza si fa sentire sì forte ma per piccolissimi periodi.

L'ambiente che circonda Jimmy è composto dai suoi genitori, che vivono un rapporto consumato e caratterizzato dalla perenne malinconia della madre e dall'arroganza del padre; ci sono anche due fratelli e una sorella, tutti più piccoli: amore e odio.
Ha grande peso in tutto questo la condizione di immigrati italiani di seconda generazione in America di tutti i protagonisti, a volte ghettizzati.

In questa sequenza di racconti c'è tutta l'evoluzione del protagonista, di cui affiorano di volta in volta particolari che riportano al suo passato squilibrato.

Segnalo il racconto Una moglie per Dino Rossi, che rende l'idea di tutta la raccolta.


Se vi piace leggete anche:

Chiedi alla polvere
La strada per Los Angeles