mercoledì 18 febbraio 2009

Pacco regalo 2009

Nel primo post del 2009 paragonavo l'anno nuovo ad un bel pacco regalo. Bene, ora ho quasi finito di scartare ciò che mi aspettavo ci fosse dentro: concerti, dischi (di cui ho riportato qui) e il viaggetto a NY che da un po' mi sta facendo sfregare le mani è pronto per partire proprio domani.
Vi saluto, anche se siete in pochi a leggere, e spero che al ritorno il pacco regalo riservi ancora qualche buona sorpresa e non si riveli solo un pacco, come invece promette di essere.
Arrivederci al 1° marzo.

mercoledì 11 febbraio 2009

L'Artista Vinicio Capossela

Lo spettacolo va incontro al pubblico ancor prima di entrare a teatro con le magie di Christopher Wonder e Jessica Love, deliziosa mangiafuoco.

Primo tempo: il protagonista è un personaggio che si trova dentro di noi e riusciamo a vederlo grazie al direttore di questo circo delle meraviglie che ci porta per mano a toccare i cieli più alti e poi a guardare i dettagli più piccoli della vita quotidiana, grazie ad una poesia e ad una capacità di raccontare unica.
Occhi lucidi sbarrati, orecchie tese per sentire ogni suono e cuore pieno.

Intermezzo: cos'è il circo senza illusionisti? Ecco a voi Christopher Wonder e Jessica Love.

Secondo tempo: esplosione di luci, scenografie, personaggi e rumori che mettono in mostra il protagonista di questo spettacolo: un uomo che è arte e idee e si trova perfettamente a suo agio in mezzo alla pista dove si esibiscono il minotauro il gigante l'equilibrista la scimmietta la human pignata la sirena e non solo.
Estrema difficoltà a restare seduti, grancassa nel torace.

Si chiude il sipario e subito si riapre: Vinicio concede il bis a se stesso, ci riprende ancora un po' per mano, ci fa sentire il suo amore per Milano che non ricambia molto, ci fa sentire la pioggia sulla fronte e ci fa rimboccare le coperte dal Gigante e il Mago, che ci avevano mostrato l'ingresso di questo fantastico tendone.

Questo è il SOLOSHOW come me lo sono portato a casa io, come l'ho vissuto in un teatro che si è trasformato in un grande tendone rosso, perfetto, denso di creazioni, che ha portato l'anima dell'Artista Vinicio Capossela tra le mani di ogni singolo spettatore.


Questo post è una piccola risposta a Spino che mi ha fatto venire ancora più voglia di vedere lo spettacolo.
Date un'occhiata anche al blog di Keps, che era seduta di fianco a me: chissà cosa ha visto lei in questo magnifico show.

venerdì 6 febbraio 2009

Scolpiti nella roccia

Mount Rushmore, Keystone, South Dakota. In linea d'aria distante circa 7120 km dal posto dove nasce tutto. Sì, tutto, magari anche con la T maiuscola. Perché un buon metodo per capire se si è davanti ad un capolavoro è porsi questa domanda: "Qui cosa manca?". Se la risposta è "Niente" allora siete stati fortunati o bravi nella scelta. Certo, va bene per gente poco preparata e dalla cultura sommaria come me.

La prova è questa: Deep Purple - In rock, 1970.
7 tracce di una potenza inaudita. Speed King incalza e ci fa subito capire dove ci stiamo addentrando. Bloodsucker conferma le impressioni, con più sostanza: parliamo di hard rock. Child in time ha una connotazione nettamente progressive: gorgheggi e hammond quasi gotici, poi esplode in un grande assolo dopo un intermezzo scandito che mette sull'attenti. Giusto a metà della scaletta, un hard rock solare, U.S.A. sulle bianche scogliere di Dover con Flight of the rat. Ritorno a sonorità un po' cupe, ma alternate a dei riff più aperti, una boccata d'aria per chi si trova Into the fire. Ancora un sapore progressive con Living wreck, dove l'hammond ruggisce. Hard lovin' man è la giusta prova per chi ritiene che qualche ispirazione all'heavy metal l'abbiano data anche loro. Terminato l'ascolto avete trovato del blues nel disco? Anch'io e altri milioni di ascoltatori.

Sono rimasto così impressionato che ho letto i testi: molto attaccati alla realtà, alle forze e alle debolezze dell'uomo, con un picco di ironia e comicità in Living Wreck - la carcassa vivente.

Hard rock puro, che pompa il sangue nelle vene al doppio della velocità. Pressione che sale, gli occhi fanno di tutto per uscire dalle orbite e il mimo degli assoli di chitarra è inevitabile con tanto di capelli sventolati a destra e a manca per chi se lo può permettere, in qualsiasi luogo ci si trovi.

La carriera discografica dei Deep Purple inizia nel 1968, due anni dopo una svolta che con questo disco li rende immortali e che fa svoltare anche il rock 'n roll.
Per tornare dove eravamo partiti, non so quali presidenti siano scolpiti sul monte Rushmore, ma se ci fossero Ian Gillan, Ian Paice, Ritchie Blackmore, Roger Glover e Jon Lord non ci sarebbe niente da ridire.





Qualche risposta alle domande che vi sono sorte durante la lettura:
1. "Sì, sono un ignorantone".
2. "No, non ho ascoltato In rock per la prima volta ieri".
3. "Certo, mi impegnerò a leggere tutti i testi da oggi in poi, grazie".