martedì 14 luglio 2009

Un'altra versione della storia

Anche se chi racconta o scrive gode di autorità e autorevolezza universalmente riconosciute, ci sono molte probabilità che esista un'altra versione della storia, forse non completamente vera e faziosa (come l'originale d'altronde), vista da un'altra angolazione e con spirito diverso. Questo è il caso dell'ultimo libretto che ho sfogliato: I promessi sposi di Piero Chiara. L'autore, maestro di ironia e sagacia, parte dallo stesso manoscritto secentesco che ha ispirato il Manzoni per raccontare la storia di Renzo Brambilla e Lucia Castagna marcando le debolezze umane anche di chi dovrebbe essere il buono della situazione e rendendo i personaggi più sanguigni rispetto alla versione manzoniana. Durante la lettura la sensazione è quella di vedere un film che già conosciamo, ma girato completamente in controcampo ci regala dettagli che prima non vedevamo: il generoso decolleté di Lucia, la storia tra Don Abbondio e Perpetua e molti altri ancora.
Peccato solo che la seconda parte del racconto sia solo abbozzata, forse per appagamento del narratore o per quale motivo non si sa.
Un Bignami in bello stile, lontano dalla parodia e con il grande pregio di stuzzicare l'appetito alla lettura dell'omologo ben più famoso.


Ogni anno a Varese ha luogo il Premio Chiara, manifestazione dedicata allo scrittore luinese trapiantato a Varese, dove vengono premiati giovani narratori, sono organizzati corsi di scrittura e non solo: quest'anno dal 9 al 25 ottobre.

Quando si parla di Promessi Sposi, non si può omettere il Trio.


Ultimamente anche il gruppo teatrale Oblivion ha toccato l'opera di Manzoni.

martedì 7 luglio 2009

Un genio, ma non il più grande

A due giorni dalla sesta vittoria a Wimbledon, quindicesimo Slam della carriera, di Roger Federer, cedo lo spazio di questo blog ad un talento della penna che spiega un po' il genio della racchetta e ci illumina con qualche dettaglio di storia del tennis. In perfetto stile: "Per favore non facciamo gli eroi".

di Gianni Clerici

WIMBLEDON - Alla fine di un match di 4 ore e 16 minuti, soffocato a tratti dalla preoccupazione di non riuscire a battere un avversario che aveva dominato diciotto volte su venti incontri, Roger Federer è riuscito a farcela , raggiungendo così il record di quindici vittorie nei tornei del Grand Slam, i quattro maggiori campionati del gioco. Vi è riuscito mentre, dalla tribuna ducale, lo applaudiva lo stesso Sampras, e mentre, nel suo abituale fair play, indirizzava un pensiero a Nadal che, infortunato, gli aveva indubbiamente facilitato di molto il compito... continua

giovedì 2 luglio 2009

32 anni buttati nel cesso

Mi sono messo nei loro panni, immerso nel sarcasmo acido che li circonda, e il titolo che mi è venuto fuori è questo. 32 anni è la durata della carriera degli Skiantos, che ieri sera hanno suonato al Circolo Magnolia di Segrate.
Varie considerazioni durante la serata: in 32 anni hanno quasi imparato a suonare e il chitarrista non è così ridicolo come era sembrato in televisione; riescono a far ridere senza far ridere e a tenere il palco senza tenere il palco; in casa mia vorrò un sacco di tavole appese ai muri con scritte le massime contenute nei testi dei loro capolavori (es: "I gelati sono buoni, ma costano milioni", "Se mi ami, amami", ecc).

Se devo dirla tutta, però, il concerto non mi ha entusiasmato: non conoscevo molto l'album nuovo e i pezzi storici sono stati pochi, ma non riesco a parlar male di questo gruppo di balordi che propone musica e comicità fatte di ingredienti come se per preparare la pastasciutta usassero il riso.

Decisamente sconsigliati.