Lo spettacolo va incontro al pubblico ancor prima di entrare a teatro con le magie di Christopher Wonder e Jessica Love, deliziosa mangiafuoco.
Primo tempo: il protagonista è un personaggio che si trova dentro di noi e riusciamo a vederlo grazie al direttore di questo circo delle meraviglie che ci porta per mano a toccare i cieli più alti e poi a guardare i dettagli più piccoli della vita quotidiana, grazie ad una poesia e ad una capacità di raccontare unica.
Occhi lucidi sbarrati, orecchie tese per sentire ogni suono e cuore pieno.
Intermezzo: cos'è il circo senza illusionisti? Ecco a voi Christopher Wonder e Jessica Love.
Secondo tempo: esplosione di luci, scenografie, personaggi e rumori che mettono in mostra il protagonista di questo spettacolo: un uomo che è arte e idee e si trova perfettamente a suo agio in mezzo alla pista dove si esibiscono il minotauro il gigante l'equilibrista la scimmietta la human pignata la sirena e non solo.
Estrema difficoltà a restare seduti, grancassa nel torace.
Si chiude il sipario e subito si riapre: Vinicio concede il bis a se stesso, ci riprende ancora un po' per mano, ci fa sentire il suo amore per Milano che non ricambia molto, ci fa sentire la pioggia sulla fronte e ci fa rimboccare le coperte dal Gigante e il Mago, che ci avevano mostrato l'ingresso di questo fantastico tendone.
Questo è il SOLOSHOW come me lo sono portato a casa io, come l'ho vissuto in un teatro che si è trasformato in un grande tendone rosso, perfetto, denso di creazioni, che ha portato l'anima dell'Artista Vinicio Capossela tra le mani di ogni singolo spettatore.
Primo tempo: il protagonista è un personaggio che si trova dentro di noi e riusciamo a vederlo grazie al direttore di questo circo delle meraviglie che ci porta per mano a toccare i cieli più alti e poi a guardare i dettagli più piccoli della vita quotidiana, grazie ad una poesia e ad una capacità di raccontare unica.
Occhi lucidi sbarrati, orecchie tese per sentire ogni suono e cuore pieno.
Intermezzo: cos'è il circo senza illusionisti? Ecco a voi Christopher Wonder e Jessica Love.
Secondo tempo: esplosione di luci, scenografie, personaggi e rumori che mettono in mostra il protagonista di questo spettacolo: un uomo che è arte e idee e si trova perfettamente a suo agio in mezzo alla pista dove si esibiscono il minotauro il gigante l'equilibrista la scimmietta la human pignata la sirena e non solo.
Estrema difficoltà a restare seduti, grancassa nel torace.
Si chiude il sipario e subito si riapre: Vinicio concede il bis a se stesso, ci riprende ancora un po' per mano, ci fa sentire il suo amore per Milano che non ricambia molto, ci fa sentire la pioggia sulla fronte e ci fa rimboccare le coperte dal Gigante e il Mago, che ci avevano mostrato l'ingresso di questo fantastico tendone.
Questo è il SOLOSHOW come me lo sono portato a casa io, come l'ho vissuto in un teatro che si è trasformato in un grande tendone rosso, perfetto, denso di creazioni, che ha portato l'anima dell'Artista Vinicio Capossela tra le mani di ogni singolo spettatore.
4 commenti:
Bella recensione Jobander: mi è piaciuta molto. Bravo!
bellissima recensione, mi hai fatto rivivere le emozioni del novembre scorso.
Una curiosità, sta volta ha fatto orfani ora?
Leggo qui e mi sembra di essere stata al concerto.
Bravo Joe.
Ciao, basta complimenti che mi emoziono...
@Spino: sì, l'ha fatta. Dovrebbe aver fatto tutto Da Solo. Scusa il ritardo della risposta.
@Cipì: la prossima volta saremo felici di portarti con noi.
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