In un mese d'agosto che non ha concesso ferie, mi è venuto in mente Gianni Livore. In certi momenti di stanchezza non si riesce ad esprimere la cattiveria necessaria per passare sopra agli inconvenienti e ai deficienti, buttando fuori il nervosismo anche in un monologo spietato recitato in auto e condito da fantasioso turpiloquio. Per cui si finisce per immagazzinare tutto lo stress e trovarsi a fine giornata ed avere la testa che gira e a somatizzare lo stress, trasformandosi per qualche momento in questo personaggio.
1 settimana fa
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